top of page

INCONTRI RAVVICINATI

Conobbi Perfetti a San Paolo del Brasile verso la fine degli anni Novanta, durante un’esposizione al MASP di artisti stranieri contemporanei . Aveva girovagato il Mato Grosso del Sud , fra Bolivia e Paraguay , ed era approdato lì con un paio di tele grandi dai soggetti incandescenti ed esuberanti .Aveva attirato la mia attenzione e gli parlai.

Lo incontrai di nuovo un anno dopo a Buenos Aires durante un festival di arte sacra. Ricordo che cercava di recuperare un suo dipinto presso la dogana argentina,  che risultò poi più avanti essere stato rubato .

Partì per Bahia e non lo rividi più , fino ad un anno fa .

E’ con immenso piacere che l’occasione che ci ha fatto incontrare di nuovo sia legata ancora una volta alla sua arte, soprattutto alla pittura . Il giovane talentuoso e inquieto che amava cimentarsi con sculture impossibili e dipinti dai soggetti figurativi colti e complessi ha ceduto il passo all’uomo maturo che ora ho davanti , ma tutt’altro che posato e “ sistemato “. Le esperienze di vita , alcune delle quali terribili , che hanno segnato i suoi anni, hanno liberato in lui una vena coloristica più ricca che in passato, e soggetti che trascendono la tradizionale iconografia del sacro cristiano . Rilevo un’arte che non compiace il mercato, che parla di sé e di ciò che descrive con distaccato interesse per il mondano gusto di piacere agli occhi altrui .E’ una pittura reale , cosciente , ferma in se stessa , che gode d’esser dipinta per esistere , definita , disegnata , riconoscibilissima . Un cuore italiano che porta in sé i colori del Brasile, attraverso una vita sofferta , fatta di respingimenti e porte chiuse , eppure per questo ancora più forte , ancora più vera , tutta riflessa in queste tele .

Bravo , Perfetti . Appuntamento con te a Campo Grande, sotto un tetto di stelle …

 

Lucagnolo Petrolini

bottom of page