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FERRO IGNIQUE

 

Perfetti. Un artista plastico, dalle forme riconoscibili di un figurativo maturo. Eppure l’ho visto adattarsi, attraverso l’impiego severo del ferro, a un linguaggio astratto, forse in cerca di una via di comunicazione, un contatto con il contemporaneo che non riusciva ad ottenere altrimenti. Poi l’ho visto tornare alla figura attraverso il pop di personaggi noti al mondo globale dei media. So che ora lavora l’inox, in una sintesi di esperienze di vita artistica che raccoglie ogni via da lui percorsa. Quello che tuttavia lo rende se stesso penso sia la costante ricerca di un codice, una lingua che gli consenta di incontrarsi con un pubblico disposto a volgersi al contemplativo e desertico mondo della scultura. Un viaggio solitario nel tempo e nello spazio alla scoperta di ciò che occorre per dar forma al richiamo potente dei sogni.

 

Pierluigi Salvatore

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